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INTERVISTA A MATTEO PICCARDI

Sottotitolo: 
Lo chiamano "Potà", ma sulle Grigne è di casa....

Nicola Gavardi
25/6/2013
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arrampicata

Tanti progetti vicino casa e tanta voglia di montagna per un alpinista di talento che ha sempre voglia di mettersi in gioco…

 

Mi limito alle montagne “circostanti ”. La mia attività casalinga è dettata soprattutto dall' impossibilità di viaggiare o di prendermi lunghi periodi di vacanza. Per fortuna trovo quello che cerco anche sulle pareti di casa. Nel mio piccolo cerco degli obbiettivi "ambiziosi" e dalla riuscita per nulla scontata:  pareti o linee che in qualche misura attirino la mia attenzione quasi ossessivamente! Questo mi stimola molto!

 

 

Nel 2011 hai liberato prima la “Via del Det” sulla sud est del Sasso Cavallo, e poi nel 2012 ti sei ripetuto sulla “Via dei Ragni” ai Magnaghi. Che cosa ci dobbiamo aspettare per il 2013?

 

Avevo in programma alcuni progetti sia tra le montagne di "casa" sia sulle Alpi; fino a Pasqua mi stavo allenando molto bene ed ero in ottima forma. Purtroppo mi sono infortunato ad un gomito e son circa due mesi che non riesco più a scalare come vorrei...

La stagione buona non è ancora iniziata quindi la speranza è l'ultima a morire. Se non sarà il 2013 vedremo di prendere l'anno sabbatico nel 2014 ;-)

 

 

 

Sembra che le Grigne siano il tuo territorio d’azione. Confermi?

 

Si ormai tra le pareti delle Grigne mi sento un pò a casa. Qui ci sono ancora  tante cose da fare e molto spazio per i sogni. Le Grigne sono un po' il mio giardino di roccia..

 

 

 

 

Due imprese e due compagni di cordata diversi: Luca Passini e Gerri (Gerardo Re De Paolini). Vuoi dirci qualcosa di più?

 

"Imprese" diciamo che sono due salite belle e basta, le imprese sono altre! Luca Passini ed io abbiamo scalato la via del Det al Cavallo. E’ stata un po' una scoperta da parte di entrambi. Una bella scoperta direi; ci troviamo bene sia in parete che al bar! Gerri è un mio amico di vecchia data; grazie a lui ho ricominciato ad arrampicare dopo uno stop durato quasi 5 anni ; è innamorato follemente della Grigna delle sue guglie e poi è lui che mi ha acceso l'idea del concatenamento. Il progetto delle libere in Grigna lo stiamo portando avanti assieme. In verità, per un disguido, sulla via dei ragni ai Magnaghi, il giorno della libera, legata alla corda con me c'era Alessandra, mia moglie.

 

 

 

Quale etica  “sta dietro ” ad un tentativo di liberare una via,  aperta in passato anche con arrampicata artificiale?

 

Niente spit sulle lunghezze di corda, solo chiodi normali o protezioni veloci ( friend ecc) dove la roccia lo consente. Le soste anche quelle se è possibile a chiodi normali, altrimenti per garantire un minimo di sicurezza mettiamo due spit ( chiodo ad espansione) per il resto scalata libera senza resting o voli, da sosta a sosta. Le vie fin ora liberate ( cioè percorse in arrampicata libera usando per la progressione solo gli appigli e appoggi che la roccia offre ) sono la via dei Ragni ai Magnaghi e la Castagna alta, due linee strepitose! 

 

 

 

 

 

Nel 1974, Giuseppe Alippi detto il Det, Benigno Balatti, Gianfranco Tantardini e Enzo Molteni  hanno lasciato il loro segno sul Sasso Cavallo. Mentre ripetevi questa via hai provato a metterti nei loro panni?

 

Sia io che Luca siamo rimasti meravigliati e sbalorditi. Abbiamo pensato a questi uomini che quarant'anni prima ci avevano preceduto su questa parete, in quella che probabilmente è stata una delle più grandiose vie del Sasso Cavallo e non solo. Ci doveva essere del coraggio nei loro cuori, del coraggio e delle capacita da fuori classe; per giunta ampiamente  dimostrate! Adesso che son passato su quegli appigli, ogni volta che lo sguardo cade sul Sasso Cavallo, non posso che pensare al Det e compagni con un misto di ammirazione e "invidia",  per il coraggio e la capacità di vedere ciò che ai più era nascosto.

 

 

 

Passione e ricerca possono sintetizzare il tuo modo di vivere l’arrampicata?

 

Sicuramente passione a dosi massicce! Ricerca neanche più di tanto. Le vie son li da fare basta andare e provarci…al massimo si torna indietro.

 

 

L’alpinismo è più avventura o più prestazione sportiva?

 

Entrambe le cose per me, anche se la componente avventura ha spesso il sopravvento come è giusto che sia!

 

 

 

 

 

Due film per raccontare queste salite. Nel 2011 hai collaborato con Paola Nessi per la realizzazione del film sulla “Via del Det” e a breve uscirà il nuovo progetto coadiuvato da Richard  Felderer. Film e montagna hanno sempre un fascino particolare. Sei contento dei lavori realizzati?

 

Si! Il film sulla Grigna è ancora in fase di realizzazione, ma sarà un lavoro fantastico! Racconterà una storia lunga settant'anni! Una storia di uomini e pareti.

 

 

 

 

Vuoi ringraziare qualcuno….

 

I miei compagni di cordata senza i quali tutte queste belle cose non sarebbero possibili!  Alessandra (non perché  sia mia moglie ) per prima perchè senza il suo supporto non so cosa combinerei; Gerri e Luca miei compagni di scalate, ma soprattutto il gruppo Ragni di Lecco che mi ha dato fiducia, supportandomi  in queste piccole avventure. Voglio ringraziare soprattutto Fabio Palma presidente del gruppo Ragni e tutto il consiglio. Infine un grazie speciale agli  sponsor Adidas e Skylotec per il prezioso supporto e per l'ottimo materiale che mi forniscono.