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Na matrioska in Val Martello alla IBU Cup: Prima Ustyugov e poi Anisimova nella sprint

Maurizio Torri
19/12/2008

Un inatteso russo balza sul podio, ma è russo anche il successo femminile

Giornata da incorniciare, oggi in Val Martello, in Alto Adige. Sotto tutti i punti di vista. Bel tempo, non troppo freddo, piste da favola, scenari da …cartolina di Buon Natale, risultati tecnici eccellenti e per nulla scontati, anzi. Insomma la IBU Cup aveva promesso grande spettacolo ed i russi non hanno certo atteso incoraggiamenti. Sì, parla russo questa terza tappa della IBU Cup che l’ASV Martello ha proposto con grande generosità. E generoso è stato anche il russo Evgeny Ustyugov che, partito in sordina, dimenticato dai pronostici, ha subito messo in evidenza una grande determinazione. Alla prima sessione al poligono non ha fallito un colpo, e con vigorose spinte sulle tre salite che hanno segnato la gara, anche dei migliori, ha imposto la legge del più forte. Chi invece ha disatteso i pronostici è stato Frode Andresen (NOR). Non che un secondo posto sia da trascurare, ma per un campione del suo calibro due errori al poligono, dal tiro a terra, sono errori che pesano, ma soprattutto il distacco, 16.5. Costretto così a due giri di penalità si è dovuto inchinare al russo, del quale sinceramente nessuno si aspettava una vittoria. Gli obbiettivi dei fotografi e della TV (c’erano le telecamere di RAI e di Eurosport) erano puntati anche su Roche (7°), Rozhkov (8°) e Shipulin (18°), alla resa dei conti all’ombra del podio sono finiti i due tedeschi Daniel Böhm e Robert Wick. Discorso diverso per gli italiani. Nessuno si attendeva grandi cose dai maschi, soprattutto dai due “debuttanti” di stagione, vittime in estate di problemi fisici, Bormolini e Tachler. Bormolini ha chiuso al 26° posto, e con questo parterre di atleti non è un risultato trascurabile. L’atleta di Livigno ha corso con grande determinazione. Perfetto dal tiro a terra, ingannato da un filo di vento al tiro in piedi ha “pagato” un giro di penalty, ma gli manca chiaramente il ritmo di gara. Secondo degli azzurri Harald Egger (34°) niente male al tiro nemmeno lui, un solo errore. Più indietro sono finiti invece Riccardo Romani (40°) Stefan Zingerle (53°) e Daniel Taschler (63°). La gara delle donne è partita nel pomeriggio. Preludio al via alcune folate di vento, ma poi la gara è stata regolare. Pronostici sovvertiti anche in questo caso. La favorita d’obbligo era la tedesca Romy Beer. Tutta da dimenticare la sua gara. Troppo nervosa al poligono tanto da mettere in conto ben 7 errori, una delle peggiori in assoluto. Così le attenzioni si sono concentrate su Sabrina Buchholz, che ha preso in mano le redini della gara fin dalle prime battute. È partita nel primo gruppo ma non aveva fatto i conti con quelle che erano partite dietro. Grande gara anche della francese Marine Bolliet. È arrivata distrutta e sul traguardo si è accasciata a terra per la fatica e con lo stomaco in disordine. Anche per lei fino a pochi arrivi dal termine la gioia di essere la protagonista. Un sogno rovinato dalla penultima partita, la “navigata” Olga Anisimova. Nessuna donna è uscita indenne dal poligono. Anche la russa alla seconda sessione, quella in piedi, ha fallito un bersaglio. Sembrava fatta per la tedesca Buchholz, ma un rush finale della Anisimova, frutto della sua grande esperienza, l’ha lanciata sul gradino più alto del podio. Ma non era finita qui, un’altra tedesca era foriera di sorprese. Partita con l’ultimo pettorale di gara quando ormai tutti stavano celebrando la vittoria della Anisimova ed il secondo posto della francese, Juliane Döll è piombata sul traguardo con una volata incredibile. Si è accasciata pure lei a terra, ma il secondo posto conquistato era un autentico …massaggio cardiaco e concedeva subito un sorriso ai fotografi. Composto così un podio variegato: Russia, Germania a soli 2”8 e Francia a 33”9. E l’Italia? Il sorriso solare di Karin Oberhofer spiegava tutto. Un decimo posto, aveva detto alla vigilia, per lei sarebbe stata una vittoria. E decimo posto è stato, una prestazione che ha soddisfatto anche gli organizzatori, orgogliosi di un’altoatesina tra le migliori. Era l’unica azzurra in gara e non ha certo deluso. Domani si replica con la gara ad inseguimento, i maschi in gara alle 10.00 e le femmine alle 12.15. La regia è sempre della ASV Martello. Info: www.biathlon-martell.com (Foto e Fonte Newspower)

Classifiche Men 10 km Sprint

1) Evgeny Ustyugov (RUS) 25:14.5; 2) Frode Andresen (NOR) 25:31.0; 3) Arnd Peiffer (GER) 25:34.9; 4) Daniel Böhm (GER) 26:12.5; 5) Robert Wick (GER) 26:14.8; 6) Artem Gusev (RUS) 26:34.1; 7) Tanguy Roche (FRA) 26:34.9; 8) Sergei Rozhkov (RUS) 26:43.3; 9) Frederic Jean (FRA) 26:44.7; 10) Daniel Salvenmoser (AUT) 26:46.8.

Classifiche Ladies 7,5 km Sprint

1) Olga Anisimova (RUS) 25:04.7; 2) Juliane Döll (GER) 25:07.5; 3) Marine Bolliet (FRA) 25:38.6; 4) Sabrina Buchholz (GER) 26:00.1; 5) Natalia Guseva (RUS) 27:04.9; 6) Susann König (GER) 27:07.7; 7) Anita Hakala (FIN) 27:43.6; 8) Marine Dusser (FRA) 27:44.4; 9) Miroslava Spacova (CZE) 27:44.5; 10) Karin Oberhofer (ITA) 27:51.0.