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CAMPIONATI ITALIANI A STAFFETTA

Maurizio Torri
20/5/2010

Mancano solo tre giorni a quello che ha tutte le caratteristiche per essere l'evento mediatico più appetibile della stagione 2010 della corsa in montagna. Arco si appresta, ad ospitare la rassegna nazionale di corsa in montagna a staffetta con grande entusiasmo

GS FORESTALE ROMA ANCORA UNA VOLTA FAVORITA CON IL TERZETTO MANZI, RINALDI, DE GASPERI & CON IL BINOMIO CONFORTOLA, ROBERTI!!

Boom di iscritti: 90 staffette maschili e 40 femminili, con tutti i big della specialità al via per contendersi l’ambito titolo nazionale. In campo maschile i campioni in carica della Forestale cercheranno di difendere il titolo ma certamente l’Atetica Valle Varaita con i gemelli Dematteis, l’atletica Orecchiella Garfagnana e le Valli Bergamasche non rimarranno a guardare.

Al femminile L’altetica Valle Camonica vincitrice nel 2009 dovrà vedersela con l’agguerrita formazione della Forestale in primis ma certamente anche altre società come l’Altetica Trento, l’Atletica Camaiore e L’Atletica Runner Team ’99 non avranno il ruoro solo di comparse.

IL PERCORSO: il percorso è molto particolare e spettacolare, parte dal centro storico e dopo 500mt pianeggianti, svolta a sinistra per iniziare la salita a tornanti stretti, con tratti di cemento e strada battuta, sulla Rupe del Castello.

Le pendenze non sono mai proibitive, e a volte il declivio permette anche di respirare per rilanciare l'azione. Dopo un chilometro di salita, si giunge al Castello, dove l'organizzazione, sapientemente ha saputo dare un tocco di originalità proponendo la salita al suo interno di due (facili) rampe di scale. Successivamente ci si butta in discesa. Per 300mt il sentiero nel bosco è abbastanza tecnico, con pendenze accentuate e una curva. Poi la discesa diventa facile e tutta da spingere, dapprima su strada battuta non ripida, poi su cemento.

Scesi dalla Rocca del Castello, ci si trova ora ad affrontare, dopo 3km, la salita del calvario. 500mt circa con cambi di pendenza, molto simili come caratteristica al Calvario di Domodossola. In cima a questa asperità, le donne curvano a destra, mentre gli uomini proseguono la salita su un sentierino a tornanti. Il fondo è sconnesso con roccie smosse, e la pendenza varia per circa 800mt di salita. Da qui il sentierino stretto diventa pianeggiante, ma conserva molta tecnicità per altri 400mt.

La discesa successiva non è difficile, c'è molto da spingere per ritornare al bivio del percorso femminile. Quindi una nuova salita in asfalto sulla destra, breve, ma dalle pendenze spezzagambe. Poi eccoci nuovamente in discesa: un km o poco meno dapprima su strada bianca, poi su fondo erboso, in mezzo a una stupenda olivaia. Finito questo segmento ci si trova in città, ancora due brevi strappi in salita nelle vie del centro storico, per immettersi infine sul rettilineo finale per compiere gli ultimi 200mt fino al cambio. ??Molto suggestivi alcuni passaggi di gara che aumenteranno l'appeal dell'evento anche per gli spettatori che potranno godersi le fasi salienti della gara dal maxi schermo posto nella piazza principale della città arcense.??Le immagini di 15 telecamere, tra fisse e mobili, permetteranno di vivere live le emozioni con i campioni.