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JUNFRAU MARATHON 2010, LA STOCCATA DEL CAMPIONE

Maurizio Torri
12/9/2010

MARCO DE GASPERI SI CONFERMA TRA I PIÙ GRANDI DI SEMPRE!!

L'atleta della Forestale Roma ha vinto la “Maratona di New York” delle Alpi, aggiungendo un tassello importante ad una carriera ricca di allori...

La stoccata del campione. Marco De Gasperi si è imposto sui 42km svizzeri che da Interlaken (566mslm) portano ai 2195m di Kleine Schneidegg. Ennesimo successo di assoluto prestigio, dunque, per il portacolori della Forestale Roma. Non va infatti dimenticato che per l’edizione 2010, la kermesse elvetica aveva richiamato ai nastri di partenza qualcosa come 5000 concorrenti provenienti da 41 nazioni; tanto che gli organizzatori si erano tutelati mettendo un tetto massimo al numero delle iscrizioni.

Numeri e qualità visto che nella starting list della prestigiosissima maratona alpina vi era una nutrita pattuglia africana guidata dall’etiope Eticha Tesfaye e dai keniani Kemboi Chemungor Raymond, Kemboi Henry, Kiplimo Bett Daniel, Tuei Hosea senza dimenticare l'altro etiope Fantahun Zewdu.

Questa volta, però, “Le Roi” è tornato sul trono e tutti gli altri si sono dovuti contendere la seconda piazza. Con una partenza accorta (solo 14° al passaggio della mezza), ha lasciato sfogare i diretti avversari per poi innestare le ridotte nella seconda frazione e inanellare una lunga fila di sorpassi. Per lui crono finale di 2h56’42” che gli ha permesso di spuntarla sul forte svizzero svizzero Marc Lauenstein staccato di 6'20". In terza piazza troviamo l'inglese Lobb Huw che ha beffato in volata, per meno di un secondo, il bravissimo Gerd Frick.

Ma cosa è cambiato in soli sei giorni? Come ha potuto un atleta che si è piazzato solo 17° nelle gare iridate, dettare legge alla Jungfrau Marathon? Subito spiegato. Presentatosi ai mondiali rispondendo presente alla chiamata in azzurro nonostante nella propria agenda gare incombesse un appuntamento di quelli che ti segnano la carriera, domenica scorsa sui ripidi pendii sloveni di Kamnik, De Gasperi ha stretto i denti confermandosi determinante per la conquista del bronzo italiano a squadre.

Le gambe non avevano certo la brillantezza necessaria per entrare nella top ten di giornata, ma il suo 17° posto finale lo ha comunque visto piazzarsi 2° dei nostri in una giornata dominata in lungo e in largo dai corridori africani. Nel post race avrebbe anche potuto giustificarsi svelando come i lavori di preparazione a quest’ultima impresa lo avessero penalizzato, ma con l’umiltà dei grandi è stato zitto. Alcuni avranno addirittura pensato che fosse sulla via del declino.

Ebbene, solo sei giorni dopo, il sei volte iridato della corsa in montagna ha nuovamente confermato tutto il suo valore. Il futuro della specialità potrà anche essere appannaggio dei mezzofondisti di colore, ma per il momento la stella di Marco De Gasperi è tornata a brillare alta in cielo.