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STRALIVIGNO O STRALONGA?

Maurizio Torri
2/8/2009

Stralivigno di record per la decima edizione con 1032 iscritti di cui ben 942 finisher. Pronostico rispettato nella gara valtellinese con la vittoria del keniota Geoffrey Gikuni Ndungu. Dominio tutto italiano invece nella competizione femminile con il poker di vittorie di Marianna Longa su Valeria Straneo e Ivana Iozzia.

On line le classifiche della gara!!!!

Passerà agli annali come l’edizione dei record, con oltre mille iscritti ma soprattutto con un podio femminile totalmente tricolore. A farla da padrona l’atleta di casa, se non che punta di diamante della nazionale a sci stretti, Marianna Longa, che ha chiuso la sua gara in 1h 27m 29s. Al seguito, ma con un distacco di 1m 03s la seconda mammina “volante” Valeria Straneo (Runner Team 99 Volpiano), l’alessandrina che domenica scorsa ha vinto, assieme a Tommaso Vaccina - primo degli italiani alla Stralivigno - la 34ma edizione della Biella/Oropa. Terzo gradino invece per la due volte campionessa italiana di maratona Ivana Iozzia che ha fermato il cronometro in 1h 29m 28s. In campo straniero invece quinto posto per la bielorussa Salevich Volha mentre gara non terminata per la keniota Lydia Wacuka Wanjau, rovinosamente caduta intorno al 13° km.

In campo maschile l’annunciato duello Italia-Kenia ha visto l’ottava vittoria consecutiva del paese degli altipiani attraverso l’impresa del 25enne Geoffrey Gikuni Ndungu, dominatore anche del traguardo volante posto poco dopo il primo kilometro. La gazzella africana del team run2gether ha arricchito la sua impresa fermando il cronometro a 1h 10m 07 stabilendo così con il nuovo incredibile record, e a questa decima edizione ce ne sono stati davvero tanti, ottenuto lo scorso anno da Jonathan Koilegei (1h 13m 56s). La gara dal colore “africano” si è decisa intorno al 18° km quando il vincitore ha di fatto staccato nettamente i suoi compaesani Elvis Kipruto Maiyo e Wesley Kibet Langat gli unici capaci di impensierirlo veramente. Le speranze italiane erano legate al duo Migidio Bourifa e Tommaso Vaccina, quest’ultimo all’esordio è riuscito a rimontare nella parte finale della gara aggiudicandosi il 5 posto assoluto (1h 15m 47s). Mentre per il bergamasco, campione italiano di maratona, la gara si e fermata al 17° km vittima di un trauma alla caviglia, che ne rallenterà la preparazione per la New York City Marathon del prossimo primo novembre. Da sottolineare il ritorno nel Piccolo Tibet del belga Krijn Van Koolwijk (2° nel 2002) che ha fermato il cronometro a 1h 16m 25s. Infine dopo il 6 posto ottenuto questo inverno alla Sgambeda, che ricordiamo essere la prima FIS Marathon Cup in programma a inizio dicembre, Bruno Carrara ha terminato la sua prestazione all’11° posto.

Onore al merito invece per il primo livignasco in gara, Martinelli Gianluigi (ASD Marathon Club Livigno) che dopo aver seguito l’impresa dei suoi “piccoli eredi” durante la Ministralivigno ha onorato l’intero Comitato Organizzatore terminando al 13° posto assoluto.
Unica nota stonata la totale assenza dei nord africani capitanati da Said Ribag e dall’ex, ora italiano, Said Boudalia.

Vittoria valtellinese invece nella prova a staffetta maschile con la coppia Roberto Simonelli –Gino Bussu, mentre in quella mista è stata vinta dal duo Luca Gurini–Katja Haller. Chiude il trio delle categorie in gara la staffetta femminile condotta da Graziella Grignaschi –Ombretta Mistri.
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Il trionfo agonistico non oscura quello organizzativo, e tanto meno quello amatoriale grazie anche al successo della prima edizione della gara non competitiva di Nordic Walking che ha schierato al via una ventina di walkers. Per loro l’appuntamento viene confermato anche per il prossimo anno e per gli amanti di questa disciplina ricordiamo la gara “Walking Valtellina” il prossimo 6 settembre a Tirano.

Molte le curiosità di questa decima edizione, che passerà agli annali come quella dei “records”, ma una è degna di nota, l’arrivo in 3h 18s del temerario Giovanni Piccoli, classe 1928.

I PRIMI DIECI
1. Gikuni Ndungu Geoffrey 84 Italia 1:10.07,7
2. Kipruto Maiyo Elvis 89 Italia 1:12.39,4
3. Kibet Langat Wesley ?? Italia 1:13.11,8
4. Toroitich Kosgei Isaac 81 Italia 1:15.34,8
5. Vaccina Tommaso 80 Italia 1:15.47,1
6. van Koolwijk Krijn 81 B-Tessenderlo 1:16.25,1
7. Kiplagat Samoei Micah 80 Italia 1:17.31,4
8. Antonioli Daniel 82 Ballabio (LC) 1:20.20,5
9. Colnaghi Pietro 74 Carnate (MI) 1:23.49,7
10. Bettoni Francesco 76 Pisogne (BS) 1:24.11,3

LE PRIME DIECI
1. Longa Marianna 79 Livigno (SO) 1:27.29,5
2. Straneo Valeria 76 Italia 1:28.32,6
3. Iozzia Ivana 73 Lurate Caccivio (CO) 1:29.28,9
4. Berri Annina 80 CH-Mollis 1:30.38,0
5. Salevich Volha 83 Italia 1:34.41,5
6. Comero Elisabetta 69 Cameri (NO) 1:36.37,1
7. Fratus Elena 75 Porto Torres (SS) 1:40.04,5
8. Scutti Daniela 72 Savigliano (CN) 1:44.38,5
9. Nagni Roberta 73 Milano (MI) 1:45.20,6
10. Dotto Bianca 72 Paese (TV) 1:45.41,5

LE INTERVISTE:
1° Gikuni Ndungu Geoffrey
Sono molto soddisfatto. la gara è stata eccezionale. C'erano molte salite sul percorso, il che mi piace. Ho apprezzato molto Livigno, siamo stati accolti molto bene. Il cibo qui è simile a quello in Austria, dove ci alleniamo, ma, naturalmente il cibo in Kenia è il migliore.

2°Kipruto Maiyo Elvis
La gara è andata bene, il percorso è buono.
Questa mattina il tempo non era bello, ma dopo è tornato sereno.Livigno è bella, ma ora rientriamo in Austria e in settembre torniamo in Kenia. La gara è adata bene, ma era pienissima di salite e discese. Sono molto contento.
Sono stato molto contento che due kenioti sono arrivati prima di me, visto che veniamo dallo stesso paese.

1° Marianna Longa
A dire il vero nella parte pianeggiante le avevo dietro. Ho pensato "è il loro pane", visto che erano maratonete era facile che mi raggiungessero, poi invece alla fine sulle salite le ho staccate maggiormente e ho capito solo verso la fine che oramai le avevo staccate. Per questo inverno l'appuntamento più importante saranno sicuramente Olimpiadi, però non escludo di fare qualcosa anche al Tour de Ski

2° Valeria Straneo
Benissimo perché non mi aspettavo di salire sul podio, una fatica così non l'ho mai fatta in vita mia. Il percorso era massacrante per una mezza, per una dieci km può andare, ma per una mezza è troppo, poi le salite che mi hanno stroncato, l'ultima l'ho camminata.
Marianna è stata grande. La conoscevo solo di nome perché ha corso numerose edizioni della Stralivigno. Non so come ha fatto a correre così veloce. Mi trovo da Dio a Livigno, troppo bella, mi sono innamorata di questa città. Ci verrò a fare le vacanze il prossimo anno e magari se mi verrà voglia correrò di nuovo la gara perché comunque merita. si può pensare di allenarmi qui nei prossimi giorni.

3° Ivana Iozzia
Non è andata proprio come le mie aspettative. Ero qua con ambizioni diverse ma oggi ho sofferto tanto la salita. Ho recuperato molto sul tratto della ciclabile, molto percorribile però ho perso dopo. Oggi ero un po' affaticata di gambe. Io mi definisco sempre un'atleta ignifuga, resisto alle alte temperature, per cui il sole e il caldo è l'ideale. Oggi siamo stati in un certo senso fortunati nella sfortuna perché comunque non ha piovuto durante la gara però il terreno era un po' scivoloso.
Livigno ce l'ho nel cuore. Oggi ero combattuta se fare questa gara o i campionati nazionali dei 10.000 però il cuore mi ha portato qua. E' una gara che mi piace molto e sono comunque contenta dell'anno scorso.