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Ahrlin e Pedersen, la storia si ripete: la Marcialonga ? sempre piú scandinava

Maurizio Torri
25/1/2009

Gara da incorniciare da Moena a Cavalese, 70 km di sole e di successo. Ahrlin (SWE) ha imposto un ritmo elevatissimo e colto la sua seconda vittoria; La Pedersen sciolina sulla salita e va a vincere sulla Hansson

La storia si ripete: esattamente come due anni fa, a salire sul gradino più alto del podio della Marcialonga di Fiemme e Fassa sono lo svedese Jerry Ahrlin e la norvegese Hilde Pedersen, entrambi al secondo successo personale alla regina delle granfondo italiane. Tutti aspettavano la sfida tra i fratelli norvegesi Joergen ed Anders Aukland e l'azzurro Marco Cattaneo, ma a stappare la bottiglia di spumante è lo svedese Jerry Ahrlin, lo stesso che Marco Cattaneo aveva battuto due settimane fa in Repubblica Ceca, alla Jizerska Pedesatka. Un successo, quello conquistato in terra ceca, che aveva dato vigore alle ambizioni di vittoria dell'atleta di punta della nazionale italiana, quest'ultima costretta a prolungare un digiuno che dura ormai dal 2000, quando a trionfare fu il veronese Fulvio Valbusa. Allora, però, ancora si correva in tecnica libera, con il passaggio alla tecnica classica nel 2003: da allora ad oggi, si contano sei vittorie scandinave (due di Anders Aukland, due di Joergen Aukland e due di Jerry Ahrlin), con la sola eccezione di Stanislav Rezac, atleta ceco che vinse nel 2005. È dunque Ahrlin ad alzare le braccia al cielo sotto lo striscione d'arrivo di viale Mendini a Cavalese, al termine dei 70 km di gara, partita da Moena (Val di Fassa) alle 8.25 e decisa ancora una volta dalla salita finale di Cascata, ovvero negli ultimi 3 km. Gara dai ritmi a dir poco elevati quella odierna, se solo si pensa che il tempo del vincitore 2h56'52” è di oltre 12' più basso rispetto a quello realizzato dal vincitore della passata edizione, Anders Aukland, che chiuse in trionfo dopo 3h09'32”. A tenere alto il ritmo ci hanno pensato proprio gli svedesi Jerry Ahrlin e Daniel Tynell, che hanno messo fin da subito le cose in chiaro. Dopo 20 km la prima vera selezione, con Ahrlin a tirare un gruppo di una ventina di unità, sgranatosi leggermente prima del giro di boa di Canazei e successivamente ricompattatosi nel tratto in discesa che portava gli atleti nuovamente a Moena, dove ad accogliere i primi c'era anche l'iridato Cristian Zorzi (è fassano proprio di Moena), accorso per incitare Marco Cattaneo. Qualcuno si stacca e, a Predazzo, gli atleti al comando sono 16, ovvero i già citati svedesi Ahrlin e Tynell, i norvegesi Joergen Aukland, Anders Aukland, Myrland, Utistog, Laugaland, Haugsbo, Sinnes, Bjerke e Muller, il bielorusso Ivanov, Il finlandese Ramstedt il tedesco Freimuth e gli azzurri Cattaneo e Carrara, che transiteranno compatti anche allo stadio del fondo di Lago di Tesero. La situazione rimane invariata fino ai 10 km dall'arrivo, quando Ahrlin e Tynell aumentano ancora. A Molina di Fiemme rimangono in quattro, ovvero i due svedesi, Joergen Aukland e Cattaneo. É toccato ancora una volta alla salita di Cascata elevarsi a giudice supremo della gara. Un'ascesa sulla quale Ahrlin è riuscito, come due anni fa, a fare la differenza ed a staccare i compagni di fuga Joergen Aukland (poi secondo) e Daniel Tynell, terzo all'arrivo. Solo quarto il varesino di Caronno Pertusella Marco Cattaneo, in scia ai primi fino all'imbocco della rampa conclusiva, ma poi costretto a cedere il passo e ad inchinarsi di fronte allo strapotere scandinavo. Cattaneo è stato condizionato da un impellente bisogno fisiologico, che lo ha costretto a fermarsi pochi chilometri prima della salita finale, nonché a spendere preziose energie per recuperare i 100 metri persi nello sfortunato episodio. E non c'è stato nulla da fare nemmeno per l'altro favorito di giornata Anders Aukland, che esce comunque tra gli applausi. Non è certo da tutti correre una 15 km di Coppa del Mondo il sabato, affrontare un viaggio da Otepaeae (Estonia) alla Val di Fiemme, arrivare in albergo all'una di notte e, solo 7 ore dopo, presentarsi al via di una granfondo di 70 km. Il vincitore dell'ultima edizione esce a testa alta, meritando l'aggettivo “eroico”. Ed eroica è stata anche la 44enne norvegese Hilde Pedersen (al successo nel 2007), chiamata al confronto generazionale con la 28enne svedese Jenny Hansson, vincitrice dell'edizione 2008. Anche in questo caso, il braccio di ferro si è risolto sulla salita di Cascata, che ha premiato lo stagionato talento della Pedersen, la quale ha optato per un pit-stop all’imbocco della salita: la norvegese ha sciolinato, una scelta che inizialmente le ha fatto perdere qualche decina di metri dalla Hansson, poi ripresa, superata e staccata. Terza un'altra svedese, Nina Lintzen. Per quanto riguarda la Marcialonga Light di 45 km, invece, successi in solitaria per il fiemmese della nazionale sprint azzurra Nicola Morandini (in 1h56’49”) e per la professionista della fatica Eugenia Bitchougova (in 2h24’20”), russa che da anni vive in Trentino ed abituale frequentatrice del podio nelle granfondo, prima con 10’20” di vantaggio sulla portacolori del GS Camosci Laura Colnaghi Calissoni. Poi spazio al serpentone dei 6000 concorrenti, fra i quali 3900 stranieri e 1032 donne, mai così tante prima d'ora. L'ennesimo bagno di folla per la regina delle granfondo italiane: 70 km di fatica, agonismo, spettacolo sportivo e colore, che ha animato i paesi delle valli di Fiemme e Fassa fino al tardo pomeriggio, in attesa del classico colpo di cannone e dei fuochi d'artificio per l'arrivo dell'ultimo concorrente, previsto oltre le ore 18 e che come sempre sarà festeggiato al pari del primo.
Tra i tanti partecipanti, anche gli ex corridori Maurizio Fondriest e Davide Cassani, ora affermato opinionista RAI, che ha indossato per la prima volta un paio di sci stretti nella giornata di ieri. Già un'impresa essere al via per lui (ha chiuso in 6 ore), sostenuto dal campione del mondo di Renaix 1988 Maurizio Fondriest. “Davide mi diede una mano in occasione della mia vittoria iridata – ha raccontato Fondriest in partenza -. Mi sembrava giusto ricambiare il favore”. E restando in tema di due ruote, il prossimo impegno del comitato Marcialonga riguarderà proprio il mondo del ciclismo, con la terza edizione della Marcialonga Cycling, in programma il prossimo 31 maggio.
Info: www.marcialonga.it

Classifica Maschile - 70 km
1) Jerry Ahrlin (SWE) 02:56:52; 2) Joergen Aukland (NOR) 02:57:01; 3) Daniel Tynell (SWE) 02:57:06; 4) Marco Cattaneo (G.S. Fiamme Oro) 02: 57:34; 5) Thomas Freimuth (GER) 02:57:38; 6) Audun Laugaland (NOR) 02:58:20; 7) Espen Harald Bjerke (NOR) 02:58:41; 8) Rune Muller (NOR) 02:58:55; 9) Svein Tore Sinnes (NOR) 02:59:02; 10) Aliaksei Ivanov (BLR) 02:59:17.

Classifica Femminile - 70 km
1) Hilde G. Pedersen (NOR) 03:22:58; 2) Jenny Hansson (SWE) 03:23:17; 3) Nina Lintzen (SWE) 03:31:26; 4) Jannicke Ostby (NOR) 03:33:31; 5) Hege Skari (NOR) 03:48:07; 6) Unni Oedegaard (NOR) 03:49:57; 7) Hanne Lilleby (NOR) 03:51:44; 8) Suvi Karjaluoto (FIN) 03:55:06; 9) Anette Rustad Nilssen (NOR) 03:55:15; 19) Tove Frikstad (NOR) 04:00:09.

Classifica Maschile – Marcialonga Light – 45 km
1) Nicola Morandini (G:S: Fiamme Gialle) 01:56:49; 2) Marco Muller (S.C. Weissenfels) 02:13:00; 3) Michele Mischkott (S.C. Weissenfels) 02:15:20; 4) Marco Bozzolo (S:C: Cunardo) 02:22:41; 5) Luca Messina (G.S. Sci nordico BZ) 02:31:01; 6) Michele Coser SC Vigolo Vattaro) 02.31.24; 7) Claudio Mueller (SC Weissenfels) 02.31.27; 8) Oliver Molly (SUI) 02.33.34; 9) Antti Niemi (Finlandia) 02.35.37; 10) Alberto Vitali (SC Leffe) 02.36.01

Classifica Femminile – Marcialonga Light – 45 km
1) Eugenja Bitchougova (G.S. Hartmann) 02:24:20; 2) Laura Colnaghi Calissoni (G.S. Camosci) 02:34:40; 3) Ester Valle (G.S. Aldo Moro) 02:47:20; 4) Lisa Hallberg (SWE) 02:51:24; 5) Monica Diana Nordvik Hiller (NOR) 02:56:04; 6) Alicia Kallin (SWE) 03.12.13; 7) Alma Combalia Clavierias (SPA) 03.14.24; 8) Helle Lorentzen (NOR) 03.16.17; 9) Silke Koenig (GER) 03.19.54; 10) Sofie Waage Skjelfo (NOR) 03.29.09