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Arrivano i campioni della coppa del mondo; gli studenti diventano “ricercatori” a Valdidentro

Maurizio Torri
30/1/2009

Interessante iniziativa degli studenti del Liceo Leibniz in occasione delle gare. Gli atleti sono in Russia per la Coppa, prossimo appuntamento in Alta Valtellina. C’è tanta attesa per la gara di Marianna Longa, finalmente in “casa”

Quando il grande sport diventa occasione di ricerca e crescita. È il caso della tappa italiana di Coppa del Mondo di sci di fondo di Valdidentro (Sondrio) in calendario il 13 e 14 febbraio, proposta dal collaudato team dello Sci Club Alta Valtellina, lo stesso che un anno fa coordinò la parte tecnica delle finali del massimo circuito internazionale di Santa Caterina Valfurva.
Sport e studio, si diceva, un connubio che si rinnova in Alta Valtellina. Si ripete per il secondo anno, infatti, il progetto “Fisica e biomeccanica degli sport invernali”, sviluppato dal liceo scientifico “G. W. Leibniz”, memore dei grandi apprezzamenti ricevuti durante le finali di Coppa del Mondo di Bormio.
Si tratta di uno studio che si propone di definire e rafforzare la conoscenza delle grandezze fisiche e delle leggi fondamentali che regolano il movimento di un sistema e, in particolare, i ragazzi cercheranno di comprendere le leggi fisiche che possono permettere il miglioramento di una prestazione sportiva, di capire l’evoluzione di un movimento tecnico e, perché no, di incrementare il piacere dello sport attraverso la conoscenza delle sue dinamiche.
Laboratorio dello studio sarà la prova di Coppa del Mondo di sci nordico organizzata dallo Sci Club Alta Valtellina, pronta ad animare la pista “Viola” di Valdidentro nelle giornate di venerdì 13 e sabato 14 febbraio. Un’occasione in cui i ragazzi del liceo Leibniz studieranno i movimenti degli atleti, impegnati prima in una gara sprint in tecnica libera (13 febbraio), poi in una “distance” in tecnica classica ( 15 km maschile e 10 km femminile, sabato 14).
La ricerca sarà eseguita attraverso l’individuazione di particolari punti-campione sul tracciato nei quali verranno analizzati, con l’ausilio di misuratori di forza degli arti inferiori (solette barometriche posizionate nelle scarpette), i gesti tecnici degli atleti della nazionale italiana. Successivamente, nei punti-campione verranno installate delle videocamere che registreranno i movimenti dei migliori atleti impegnati nelle varie prove.
I dati raccolti dalle cineprese degli studenti saranno poi elaborati insieme ai risultati delle analisi eseguite sugli atleti azzurri, per poi creare dei modelli tridimensionali del movimento dei fondisti. Tale schema, inoltre, verrà integrato anche con misurazioni in condizioni controllate e con esperimenti “ad hoc” riguardanti i parametri dinamici e fisiologici dei campioni del fondo.
Essendo la prova di Valdidentro l’ultimo importante test in gara per gli atleti e di valutazione per i tecnici dei vari team nazionali prima dei Campionati del Mondo di sci nordico di Liberec (CZE), il lavoro sviluppato dagli studenti del “Leibniz” è molto atteso anche dagli addetti ai lavori. I risultati dell’anno scorso, infatti, furono raggiunti con metodiche talmente accurate da meritarsi la considerazione dei tecnici delle squadre nazionali della FISI.
Poi spazio al grande spettacolo sportivo dello sci di fondo, con gli atleti azzurri attesi protagonisti della due giorni. In modo particolare, gli occhi saranno puntati sulla sprint di venerdì 13 febbraio, gara in cui i nostri possono davvero cullare ambizioni di vittoria. Lo può fare, senza ombra di dubbio, la valdostana Arianna Follis, una delle migliori specialiste al mondo e quest’anno già capace di salire due volte sul gradino più alto del podio, prima nella sprint di Praga poi in quella di Nove Mesto, gare inserite nel calendario del Tour de Ski.
Non mancheranno chances di podio nemmeno per la bellunese Magda Genuin, impresa che le riuscì già un anno fa in Canada (terza nella sprint di Canmore) e che quest’anno le è invece riuscita a Vancouver il 18 gennaio scorso (sempre in Canada), quando dominò la team sprint in squadra proprio con Arianna Follis.
Al maschile, invece, i sorvegliati speciali saranno i campioni del mondo della team sprint Cristian Zorzi e Renato Pasini, ai quali si aggiunge anche Fabio Pasini. Tre atleti che, nella prima parte di stagione, sono già saliti sul podio (sul terzo gradino per la precisione), Cristian Zorzi a Nove Mesto, Renato Pasini a Davos e Fabio Pasini a Duesseldorf, con i due fratelli Pasini che hanno pure conquistato un secondo posto nella team sprint di Vancouver. Non va dimenticato poi il bellunese Fulvio Scola, laureatosi campione italiano della specialità il 23 gennaio scorso a Madonna di Campiglio.
Per la gara del sabato, invece, i maschi punteranno più che altro a difendersi, anche se Piller Cottrer, Di Centa, Checchi e Clara sono atleti che possono dire la loro pure in tecnica classica.
Chi lo potrà sicuramente fare, invece, è la livignasca Marianna Longa, lei che è cresciuta proprio nelle fila della società organizzatrice (lo Sci Club Alta Valtellina) e che ha nel passo alternato la tecnica di gara preferita. Inoltre, Marianna viene da un periodo particolarmente felice, ovvero dal primo podio stagionale in Coppa del Mondo (seconda nella gara pursuit di Vancouver del 17 gennaio scorso) e dal doppio oro italiano conquistato agli Assoluti di Madonna di Campiglio, prima sia nella 10 km in tecnica classica che nella gara pursuit. In cerca di un risultato che possa ulteriormente rilanciare le sue ambizioni mondiali.

Intanto stanno giungendo copiose le iscrizioni al comitato organizzatore, ben 25 le nazioni rappresentate a tutt’oggi, con oltre 300 concorrenti, un’ulteriore conferma della grande importanza di questo appuntamento per tutti gli atleti, anche in vista dell’imminente rassegna iridata di Liberec.
Info: www.valdidentro.net (Foto e Fonte Newspower)