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ADAMELLO ULTRA TRAIL 2015 – VEZZA D’OGLIO (BS)

Sottotitolo: 
Intervista a Franz Rossi

Nicola Gavardi
21/9/2015
Tags: 
intervista franz rossi
adamello ultratrail
2015
vezza d'oglio
trail running

Franz Rossi, si sta preparando per l' Adamello Ultra Trail che prenderà il via questo fine settimana. Lo abbiamo incontrato per voi...

Franz Rossi è un personaggio ben conosciuto nel mondo del trail grazie anche al libro" Corro Perchè mia mamma mi picchia "    scritto a quattro mani con l'amico Giovanni Storti. " Appassionato di corsa e di montagna Franz è anche il fondatore della rivista  "X.RUN - Storie di corsa". In questa breve intervista abbiamo avuto modo di comprendere appieno la sua filosofia di corsa.   "Ogni arrivo diventa naturalmente il punto di partenza per nuove ricerche. (Dopo essersi riposati, ovviamente) "
 

DOVE NASCE LA TUA PASSIONE PER LE MONTAGNE E IL TUO GIROVAGARE?

Ho sempre praticato la corsa (magari come forma di allenamento per altri sport) ma da quando vivo a Milano (mi sono trasferito nel 2000) ho iniziato ad allenarmi con regolarità e ad allungare le distanze.
La montagna mi è sempre piaciuta e l’ho frequentata da escursionista fino da ragazzino.
Il trail è stato l’unione di due passioni. Grazie ad amici come Pietro, Mau e Daniela ho iniziato a correre in montagna nel 2005 e non mi sono più fermato. Ancora adesso per me fare trail significa sostanzialmente potermi permettere di fare “gite” molto più lunghe degli altri miei amici escursionisti.
Poi c’è la dimensione dell’esplorazione, sia geografica che interiore. Mi piace andar per monti per scoprire cosa c’è dopo il prossimo colle, quali panorami posso scorgere da una vetta e nello stesso tempo imparo a conoscere ed accettare i miei limiti e le mie paure.

 

 
SKYRUNNING E TRAILRUNNING. DUE MODI DIVERSI DI CONCEPIRE LA CORSA IN MONTAGNA. COME TI PONI RISPETTO ALLE DUE DISCIPLINE?

Una skyrace contiene in se il senso della gara. In fondo si tratta di andare in cime ad un monte e tornare giù nel minor tempo possibile. Il trail è una corsa di tipo esplorativo, copri lunghe distanze (a volte lunghissime) con le tue sole forze in simbiosi con la natura. Lo skyrunning è adrenalina, il trail è meditazione. Mi piacciono entrambi sia da corridore (anche se, data la mia velocità nelle skyrace combatto per restare in gara) che da osservatore. Se proprio dovessi scegliere preferirei tifare ad una skyrace e correre un trail. Naturalmente ho il massimo rispetto per chi le pratica entrambe.
 

 

 

 

 

NELLE GARE LUNGHE CONTA DI PIU' IL CUORE, LA TESTA O LE GAMBE?

Non credo esista una separazione tra cuore, testa e gambe. Senza uno di questi elementi non vai da nessuna parte. Noi siamo un unicum, un insieme di passione, intelligenza e potenza muscolare.
Credo che la cosa che conti di più nelle ultra sia la capacità di restare in equilibrio gestendo la complessità dell’essere umano.

 

 
SE DOVESSI DESCRIVERE UN 'ULTRA QUALI PAROLE USERESTI?

Un po’ l’ho già fatto all’inizio. Un’ultra è un’esplorazione alla ricerca di noi stessi immersi nel mondo che ci circonda. E’ sicuramente un lungo viaggio da assaporare in ogni momento e, soprattutto, un viaggio che non finisci quando tagli il traguardo. Ogni arrivo diventa naturalmente il punto di partenza per nuove ricerche. (Dopo essersi riposati, ovviamente)

 

 
COME VEDI IL FUTURO DEL TRAIL IN ITALIA?

Credo che sotto l’etichetta “trail” ci siano troppe anime e troppe discipline sportive. Non si possono considerare trail sia un chilometro verticale che un’UTMB o la Dolomites Sky Race e la Dolomites Sky Run.
E poi ci sono le anime dei trailer: i puri che rifuggono dalle competizioni e cercano i trail autogestiti e gli atleti di caratura internazionale che chiedono regole certe. Il movimento è cresciuto tantissimo e c’era (anzi c’è ancora) bisogno di una federazione. La FIDAL ha messo il cappello sopra il trail e vedremo cosa combinerà: certo spero abbia un approccio migliore di quello che ha per la strada e persino per la pista dove ha fallito miseramente. Se non sarà la FIDAL sarà necessario trovare qualcun altro (magari un ente internazionale) che regolamenti il nostro mondo, a tutela di chi corre (a tutti i livelli) e a tutela dell’ambiente. Credo anche che il trail sia un fenomeno che oggi va di moda. Spero che questa moda passi presto, lasciando sui sentieri i veri appassionati.

 

 

 

 

 
IL TOR DES GEANTS HA LASCIATO UNO SCIAME DI POLEMICHE. DA COMMENTATORE E OPINION LEADER VORREMO AVERE IL TUO PUNTO DI VISTA

Il Tor è una gara molto diversa da tutte le altre nel panorama italiano e mondiale. Riceve amore e odio in pari misura. L’edizione di quest’anno è stata fermata il mattino del quarto giorno impedendo a molti trailers di arrivare a Courmayeur (pur considerandoli finisher). Credo che solo l’Organizzazione (non del Tor ma di qualunque gara) abbia chiara la situazione e quindi solo loro possono decidere se e quando fermare gli atleti. Non sto affermando che l’Organizzazione del Tor sia esente da errori o che non ci siano aspetti migliorabili, dico solo che a gara avviata solo loro devono decidere. Ci sarà tempo nei prossimi mesi di analizzare gli eventi e di valutare eventuali modifiche per il 2016. Ma come dico che loro sono criticabili così affermo che ci sono troppe voci che si levano per criticare, magari persone che hanno scheletri negli armadi. Ci vorrebbe un po’ più di apertura al dialogo da parte del Tor e di certo molta più obbiettività nelle critiche. L’impresa di mettere in piedi una gara come il Tor è sicuramente gigantesca (tanto per fare un facile gioco di parole), e sicuramente per un trailer rimane una delle più belle esperienze che possa fare.

 

 
QUALI SONO I TUOI OBIETTIVI PER LA PROSSIMA STAGIONE?

Io non mi pongo mai obbiettivi. Non sono un atleta, sono solo un appassionato che cerca di divertirsi. Vorrei fare la PTL visto che quest’anno ci ho provato ma non siamo riusciti a restare nei cancelli.
Per arrivare preparato a quella gara dovrò girare parecchio. Mi piacerebbe provare percorsi nuovi che ancora non conosco bene.
Ma non ho ancora un vero e proprio programma. Questo weekend sarò all’Adamello UltraTrail e poi sicuramente in ottobre e novembre parteciperò ad alcune delle classiche.
Magari ci risentiamo a fine anno….