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INTERVISTA A ALESSANDRO PELICIOLI

Sottotitolo: 
Il Reda Rewoolution Orobie-Ultra Trail®.... Da dietro le quinte

Nicola Gavardi
8/6/2016
Tags: 
Alessandro Pelicioli
intervista
Reda Rewoolution Orobie-Ultra Trail®
trail running

Reda Rewoolution Orobie-Ultra Trail®. Una bella idea, un grande evento  già radicato su un territorio, che vuole  promuovere in chiave outdoor....

In vista dell'edizione 2016 ecco per voi un’ intervista a tutto campo con Alessandro Pelicioli che, a livello organizzativo,  ricopre il ruolo di responsabile comunicazione del Reda Rewoolution Orobie-Ultra Trail®. Ruolo che lo vede in strettissima relazione con Matteo Zanardi Direttore Gara OUT e coordinatore generale di progetto, e Alberto Orlandi Direttore Gara GTO.

 

BACK TO THE ROOTS. DA DOVE NASCE L'IDEA DEL REDA REWOOLUTION OROBIE ULTRA TRAIL?

 

L'idea di questa competizione ha una doppia genesi: da una parte il desiderio di Spiagames Outdoor Agency - l’agenzia bergamasca organizzatrice di Out - di creare un grande evento sul suo territorio, così da promuoverlo in chiave outdoor. Dall'altra c'era la richiesta di Reda Rewoolution di attivare un evento che potesse fare da volano alle loro collezioni outdoor, cosi da offrire ulteriore linfa al loro brand awardness. Per l’azienda biellese  fra l’altro, Spiagames aveva già organizzato diversi adventure-race sia estivi che invernali, che portavano il nome di Rewoolution-Raid: disciplina ancora di nicchia, visto il loro essere multidisciplinari, ma che in futuro ritengo avranno un gran bel seguito.

 

QUALI SONO LE DIFFICOLTÀ CHE UN ORGANIZZATORE TROVA PER QUESTE TIPOLOGIE DI GARE?

 

La difficoltà primaria e la nostra prima preoccupazione è la questione sicurezza: da una parte un territorio vasto ed aspro, dove alcuni punti obbligano, per essere raggiunti, a 3/4 ore di cammino, oppure all’utilizzo dell’elicottero che però in Italia, al momento, non può volare di notte... Seconda difficoltà riguarda invece l'aspetto volontari, che non manchiamo mai di ringraziare, perché  senza il loro contributo nessuna competizione di questo genere si potrebbe realizzare. Aggiungo in fine l'aspetto coordinativo fra le varie realtà  istituzionali, questione però che è stata brillantemente semplificata da un tavolo territoriale voluto dal Comune di Bergamo. Difficoltà però addolcite sempre dall’entusiasmo collaborativo di tutte le figure coinvolte: questo ci rallegra perché la percezione di quest'evento è proprio quella auspicata: un'occasione di visibilità per le nostre Orobie.

 

 

 

 

 

 

TRE PAROLE PER DESCRIVERE IL PERCORSO?

 

Particolare: lo dimostrano i passaggi ad oltre 2.000 metri di quota ed un arrivo in una piazza rinascimentale, nel centro di Città Alta.

Impegnativo: ed è una qusestione oggettiva, visti i 10 punti di coefficiente Montagna di Out, che fanno ancora più impressione se paragonati ai 7 punti della LUT, agli 8 dell’UTMB.

Accogliente: perché la nostra terra e la nostra gente, aspettavano un’occasione come questa che a ben vedere è una festa della montagna e di chi la ama. Per questo, sul percorso, gli atleti incontreranno un gran numero di volontari e trekker che non mancheranno di incitare gli atleti con il proprio nome, presente su ciascun pettorale.

 

SECONDA EDIZIONE CON IL BOTTO. QUAL È IL SEGRETO DI OUT?

 

Non credo vi siano segreti… Piuttosto parlerei di ingredienti e nel nostro caso, ritengo siano quattro, tutti interdipendenti far loro. Un team capace ed affiatato, una bella idea al momento giusto e nel luogo giusto, impegno e tanto lavoro. Così come la risposta entusiasta del pubblico al quale ci rivolgiamo, atleti quanto volontari.

 

 

 

 

 

PROGETTI PER IL FUTURO?

 

Quest'anno rispetto alla precedente edizione il Reda Rewoolutio Orobie Ultra Trail si arricchirà di un evento gastronomico: l’Orobie Ultra Taste, volto a valorizzare le primizie del nostro territorio: dal vino, ai formaggi, alle birre… Non nego che in prospettiva coviamo il desiderio di attivare una competizione con un chilometraggio più accessibile: se da un punto di vista economico, sarebbe un aiuto, ravvediamo però il rischio di fare un passo più lungo della gamba. Prima quindi consolidiamo l’organizzazione e la logistica per tutti gli atleti di OUT e GTO, dopo di che ci lanceremo in quest’altra sfida.

 

COME VEDI IL TRAIL RUNNING IN ITALIA?

 

Basta leggere i calendari delle gare, così come guardare le mosse delle aziende del trail running o lo spazio che questa disciplina ha nei negozi, per farsi un’idea del trend del movimento. Trend che a mio avviso tenderà a crescere… Malgrado questo, mi aspetto a breve una selezione naturale che sfronderà le tante competizioni che ultimamente sono sorte. Indipendentemente da tutto, ciò che mi auguro è che dinnanzi a tutti i cambiamenti che potranno intervenire, permanga quest’approccio che colloca il trail running a metà strada – o sentiero! - fra una mera disciplina fisica ed una vera e propria filosofia. Questo è indubbiamente il “valore” più grande che organizzatori ed atleti non dovranno mai perdere di vista.