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K42 ITALIA 2015 - SANT EUFEMIA A MAIELLA (PE)

Sottotitolo: 
A Lele Manzi e Giulia Botti i tricolori Trail Marathon

Redazione
29/9/2015
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k42 italia 2015
sant eufemia
maiella
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Il meteo ha fortemente condizionato i primi Campionati Italiani di Trail, svoltisi ieri domenica 27 settembre a Sant’Eufemia a Majella...

Le forti pioggie hanno infatti costretto gli organizzatori – di concerto con il delegato tecnico e con le amministrazioni locali – a ridurre i chilometri di gara per garantire la sicurezza dei partecipanti. Un imprevisto che non ha impedito però alla corsa in ambiente naturale – new entry fra le discipline IAAF e FIDAL – di assegnare i suoi primi Tricolore, sia assoluti che Master.

 

Sulla distanza ridotta a 23 chilometri, i titoli sono così andati all’azzurro della corsa in montagna Emanuele Manzi (Forestale) al traguardo in 2h17:42 davanti a Guido Barbuscio (Atletica Civitanova, 2h21:40) e Maurizio di Paolo (Ucli Marathon, 2h21:58). Tra le donne, la più veloce è stata Giulia Botti (Montanari Gruzza) in 2h35:18, con Paola Romanin (US Aldo Moro, 2h35:47) al secondo posto fra le assolute e Giuseppina Franzone (Filippide, 2h54:27) al terzo. Ai due vincitori di giornata, è andato in premio anche un biglietto aereo offerto dalle Aerolineas Argentinas e il relativo soggiorno per prendere parte alla tappa finale del circuito K42 Series che si terrà in Argentina, a Villa La Angostura (Provincia di Neuquen), dal 13 al 15 novembre prossimo.

 

L’appuntamento abruzzese, unica tappa italiana di questo circuito internazionale, è stato anche valido come sesta tappa del nuovo FIDAL Mountain and Trail Running Grand Prix: nato in primavera, il Gran Prix è costituito da sette prove, organizzate in diverse località italiane, che decideranno – tramite un sistema di punteggi – i migliori trail runner nazionali. Per il settimo ed ultimo appuntamento (qui sotto il calendario) bisognerà aspettare il 6 dicembre, quando a Santa Margherita Ligure (GE) verranno assegnati i titoli di Half Trail.

CHE COS’È IL TRAIL RUNNING per la IAAF? – La nuova definizione parla di “corsa a piedi che si svolge senza limitazione di distanza o dislivello in ambiente naturale (montagne, deserto, bosco o foresta, pianure, etc…), minimizzando i tratti condotti su strade pavimentate o asfaltate”. Il terreno può variare dalle strade sterrate a quelle forestali, sino ai sentieri single track, ma sempre favorendo la scoperta del territorio. Dunque niente corse in circuito (con un giro da ripetere più volte) e percorsi rigidamente omologati, ma un itinerario quanto più possibile vario e godibile, alla scoperta di paesaggi inediti e passaggi emozionanti.